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La Manipolazione Fasciale® nei disturbi muscolari.
L'ambito muscolo-scheletrico e ortopedico è forse quello dove più di tutti si è evoluta e affermata la Manipolazione Fasciale ®.
Infatti i primi studi portati avanti da Luigi Stecco, sono proprio su questa categoria di pazienti, il che ha permesso di elaborare un metodologia valida e consolidata nel tempo.

L'approccio della Manipolazione Fasciale ® avviene prevalentemente sulla fascia profonda: essa si divide in aponevrotica negli arti ed epimisiale nel tronco. Fra esse ci sono molte diversità, la prima è un manicotto fibroso in primis collagenico che trasmette le forze meccaniche a 360° mentre la fascia epimisiale, che è presente anche negli arti sotto la fascia aponevrotica, contiene molte più fibre elastiche e fra i vari strati è presente una maggiore quantità di tessuto connettivo adiposo con il ruolo di lubrificante. Questa conformazione è necessaria per adattare le cavità contenenti gli organi, ai movimenti eseguiti.

Questi due tessuti sono connessi in tutto il corpo, formano un'unità funzionale per cui un mal di schiena può originare da un vecchio trauma alla caviglia, il quale sfrutta le consistenti fibre collagene per trasferire la tensione alla parte lombare.

La valutazione di questo tessuto con la Manipolazione Fasciale ® permette di individuare i Centri di Coordinazione (zone della fascia che si devono adattare allo stiramento per permettere il movimento) densificati che sono responsabili di stirare fuori del range e dell'asse fisiologico i recettori e determinare dolore a livello dell'articolazione Centro Percettivo del dolore.

Il ripristino dello scorrimento fasciale, riduce il dolore, aumenta la forza, la quantità e la qualità del movimento, nonché riduce il consumo delle energie necessarie per muovere i vari segmenti, riducendo le resistenze ad essi applicate.

La Manipolazione Fasciale ® in questo ambito trova indicazione in ogni problematica dell'apparato muscoloscheletrico anche post chirurgico, con tempi di risoluzione più brevi rispetto ad altre forme di terapie, identificando e trattando la causa e non l'effetto o la sintomatologia. Non vi sono invece controindicazioni assolute al trattamento, ma solo relative da prendere in considerazione e valutare in sede di trattamento.

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